Capitolo
1: L'incontro delle Leggende
Parte
1
La
mano di Du Qi giaceva sul tavolo, ricoperta da un grande cappello di
paglia.
Era
la sua mano sinistra.
Nessuno
sapeva il perché la mano fosse sotto quel cappello.
**
Certamente,
Du Qi, aveva più di una mano. Nella mano destra aveva un pezzo di
pane duro. Il suo fisico e il pezzo di pane erano molto simili:
secco, freddo e duro.
Sedeva
in un ristorante chiamato Fragranza Divina.
Del
cibo e del vino erano posti sul tavolo davanti a lui.
Tuttavia,
non toccò niente, e né bevette qualcosa. Masticava solo lentamente
il pezzo di pane che aveva comprato.
Du
Qi era un individuo cauto, e non voleva che nessuno scoprisse che
fosse stato avvelenato a morte in un ristorante.
Secondo
la sua stima, almeno 770 persone in Jianghu lo volevano morto.
Eppure, era ancora in vita.
Era
sera, poco prima del tramonto.
Fuori,
sulle strade affollate, apparve un cavallo al galoppo. Correva lungo
la via, sbattendo contro la folla, bancarelle e carri prima di
fermarsi davanti al ristorante.
L'uomo
sul cavallo era snello e agile, e aveva una lunga spada alla suo
fianco. Appena vide l'insegna Fragranza Divina, balzò dalla sella,
roteo il corpo, e saltò al volo dentro al ristorante.
Il
ristorante andò in trambusto, ma Du Qi rimase immobile.
Quando
questo grosso uomo armato lo vide, i suoi muscoli si irrigidirono
visibilmente; rilasciò un lungo sospiro prima di incamminarsi
avanti.
Non
salutò Du Qi. Invece, si piegò in avanti e sollevò il cappello sul
tavolo, solo un po'. Guardò sotto di esso, e la sua faccia rossastra
diventò improvvisamente pallida.
"Sì,"
borbottò," sei tu."
Du
Qi non si mosse, non aprì neanche la bocca.
L'uomo
sfoderò la spada, e con un bagliore la indirizzò verso la sua mano
sinistra.
Due
dita insanguinate cadettero sul tavolo, un mignolo ed un anulare.
Sudore
freddo colava come pioggia sulla faccia pallida dell'uomo, e con una
voce rauca disse, "È
abbastanza?"
Du
Qi non si mosse, neanche la bocca aprì.
L'uomo
digrignò i denti e sguainò nuovamente la sua spada.
Questa
volta, una mano insanguinata cadde sul tavolo. "È
abbastanza?" chiese.
Du
Qi lo guardò finalmente, e poi annui con la testa e disse,
"Sparisci."
La
faccia dell'uomo era distorta dal dolore; nondimeno espirò un lungo
sospiro e disse, "La ringrazio infinitamente."
Senza
proferire parola disse, lasciò esterrefatto il ristorante.
I
movimenti dell'uomo erano decisi e forti, e la sua conoscenza delle
arti marziali erano evidentemente molto acute. Com'era possibile che
dopo solo aver visto il cappello di Du Qi, l'uomo fosse disposto a
troncare la sua mano e ringraziare?
Quale
segreto celava il cappello?
Nessuno
sapeva.
**
Tramonto.
Due
figure umane si affrettarono dentro al ristorante. Indossavano abiti
di seta e sembravano dei nobili.
Avendoli
visti, in molti nel ristorante si alzarono e si inchinarono a loro
cospetto, con visi pieni di adorazione.
In
un raggio di 400 kilometri, erano poche le persone che non avrebbero
riconosciuto Frusta Dorata e Spada Argentata, l'élite del Clan Duan:
Duan Jie e Duan Ying. Ancora meno persone oserebbero essere scortesi
nei loro confronti.
I
due fratelli Duan non salutarono nessuno, neanche Du Qi. Si
limitarono ad avvicinarsi al tavolo e guardare sotto il cappello. I
loro visi impallidirono.
Si
scambiarono uno sguardo, e dissero, "Sì, è lui."
Duan
Jie portò le sue mani ai suoi fianchi, inchinandosi disse
"Benvenuto, signore. Quali sono i vostri ordini?"
Du
Qi non si mosse, neanche la bocca aprì.
Siccome
rimase immobile, anche i fratelli Duan non si mossero, e furono
costretti a rimanere lì titubanti.
Altre
due persone entrarono nel ristorante. Erano Spada Iettatrice Fang
Kuan e Invincibile Pugno D'Acciao Tie Zhong Da. Come anche i fratelli
Duan, sollevarono il cappello di paglia e guardarono sotto di esso,
si inchinarono immediatamente e chiesero, "Quali sono i vostri
ordini?"
Nessun
ordine fu impartito loro e rimasero in piedi senza parlare. Senza
ordini ricevuti, nessuno osava andarsene.
Tutte
questi individui erano grandi eroi nel mondo delle arti marziali,
quindi perché, dopo aver guardato per un solo istante sotto al
cappello, reagivano con così tanta paura e venerazione?
Che
forse il cappello celasse qualche oscura magia?
**
Dopo
il tramonto.
Le
lanterne illuminavano il ristorante.
Una
lanterna illuminava il volto di Fang Kuan e gli altri, i cui visi
traspiravano di sudore. Sudore freddo.
Nessun
ordine fu impartito da Du Qi, quindi qualcuno potrebbe pensare che
fossero calmi.
Ma
guardando le loro facce, sembravano stessero aspettando una calamità
a breve.
Calò
la notte e spuntarono le stelle.
Fuori
dal ristorante, nel buio, si udi improvvisamente il suono di un
flauto di bambù, acuto e stridulo, come il lamento di un fantasma.
L'espressione
di Fang Kuan e degli altri cambiò di nuovo, le loro pupille si
contrassero.
Du
Qi non si mosse. Quindi anche loro stettero immobili.
Improvvisamente,
un rimbombo esplose da sopra il tetto, e quattro fori apparvero.
Quattro
persone scesero giù, robusti, alti più di due metri e a torso nudo,
con pantaloni color rosso sangue raccolti attorno al ginocchio e
legati da una scintillante cintura d'oro al loro bacino. Attaccati
alla loro cintura c'erano dei machete di forma bizzarra e impugnature
d'oro scintillanti.
Questi
quattro uomini muscolosi atterrarono sul pavimento leggeri come
piume, e istantaneamente assunsero posizioni di guardia ai quattro
lati del ristorante.
Avevano
espressioni nervose, e nei loro occhi si intravedeva un terrore
indescrivibile.
Non
appena tutti poggiarono i loro sguardi sui quattro uomini,
improvvisamente arrivò un altro individuo.
Quest'uomo
indossava una corona d'oro e una vestaglia di seta broccata in oro.
Ai suoi fianchi vi era una cinta d'oro, nella quale vi era infilato
un machete d'oro. La sua faccia eburnea era rotonda come la Luna.
Anche
se l'élite del Clan Duan e Fang Kuan avevano un’acuta vista tipica dei maestri
d'arti marziali, furono del tutto incapaci nel capire come questa
persona fosse entrata nel ristorante, che fosse giù dal tetto o
attraverso una finestra.
Tuttavia,
sapevano chi lui fosse.
Il
Milionario del Mare del Sud, Principe dalla Corona Dorata della
Montagna Dorata, Principe Wu Ji.
Anche
se qualcuno non lo avesse mai visto prima, uno sguardo ai suoi
vestiti e al suo portamento straordinario sarebbero stati sufficienti
per capire la sua identità.
Du
Qi non si mosse, non lo guardò nemmeno.
Il
principe Wu Ji avanzò, sollevò il cappello e guardo sotto di esso.
Espirò e disse, "Sì, sei tu."
Inizialmente
era visibilmente nervoso ma ora un confortevole sorriso comparve sul
suo viso. Aprì improvvisamente la sua cintura dalla quale tirò
fuori diciotto perle glabre e scintillanti.
Il
principe Wu Ji poggiò le perle sul tavolo, circondate dalla cintura,
e con un inchino disse sorridendo "È
abbastanza?"
Du
Qi non si mosse, neanche la bocca aprì.
Nella
notte, il suono di un flauto di bambù diveniva sempre più
insistente e urgente, sempre più vicino.
Un
sorriso forzato apparve sul viso del principe Wu Ji mentre si
toglieva la corona dorata dalla testa, una corona adornata da
diciotto lussureggianti pezzi di diaspro.
Poggiò
la corona sul tavolo e disse, "È
abbastanza?"
Du
Qi non si mosse, neanche la bocca aprì.
Il
principe Wu Ji lanciò per terra anche il machete dorato, e tuonò
urgentemente, "È
abbastanza?"
Du
Qi non si mosse.
Sopracciglia
corrucciate, il principe Wu Ji disse, "Cos'altro vuoi?"
Du
Qi improvvisamente disse, "Voglio il pollice della tua mano
destra."
Con
il pollice mutilato, la mano destra non avrebbe potuto tenere né una
spada né lanciare pugnali!
La
faccia del principe Wu Ji si distorse.
Il
suono del bambù diveniva sempre più pungente, e ancora più vicino;
un suono che penetrava nelle orecchie come migliaia di spilli.
Il
principe Wu Ji digrignò i denti, estese la sua mano destra tirando
fuori il pollice, e tuonò, "Una lama!"
Uno
dei quattro uomini robusti e senza maglia agli angoli tirò fuori la
propria lama. Un arco d'oro scintillante attraversò la stanza e poi
ritornò nella mano dell'uomo.
Un
pollice insanguinato atterrò sul tavolo.
La
faccia del principe Wu Ji era verde. "È abbastanza?"
Du
Qi annui finalmente con la testa e lo guardò, "Cosa vuoi?"
Il
principe Wu Ji disse, "Voglio uccidere qualcuno."
"Uccidere
chi?"
"Il
Re Fantasma."
"Yin
Tao?" disse Du Qi.
"Sì."
Du
Qi non disse nient'altro, e non si mosse.
Fang
Kuan, Tie Zhong Da, l'elite del Clan Duan rimasero fermi, visi
pallidi.
Il
nome Re Fantasma Yin Tao era abbastanza da incutere terrore nei loro
cuori.
Improvvisamente
il suono del flauto di bambù cambiò in uno di una donna piangente
in lutto, o di un cieco suonante la notte.
A
bassa voce, il principe Wu Ji disse, "Spegnete le lanterne."
Il
ristorante era illuminato da almeno una ventina di lanterne.
I
quattro uomini a torso nudo eseguirono un cenno simultaneamente, e
una luce dorata risplendette dalle loro lame che volò attorno,
spegnendo le lampade nel ristorante.
I
buio regnava nel ristorante, ma improvvisamente, una dozzina di
lanterne spuntarono alla luce illuminandolo.
La
luce delle lampade era di un colore verde torbido e fluttuava nel
vento come fantasmi.
Il
principe Wu Ji disse ansimando, "Il Re Fantasma è qui!"
**
Un
vento tagliente persisteva nella notte e il verde malsano delle
lampade illuminava la folla presente. Erano tutti pietrificati, con
facce distorte, come se fossero state anime appena risputate dal più
profondo degli inferi.
Dal
suono persistente e lagnoso ancora nell'aria del flauto di bambù,
rimbombò una voce fredda e maligna. "Esattamente! Sono
arrivato!"
Capelli
lunghi, faccia come la cera, il Re Fantasma indossava una lunga e
bianca vestaglia, mentre lui era alto e secco come un bambù. Volò
dentro la stanza e rimase lì, in piedi, dondolando avanti e indietro
come uno spettro.
Aveva
degli occhi verdi torbidi, e un lampo gli attraversò mentre fissava
il principe Wu Ji. Con un sorriso perverso, disse, "Te l'avevo
detto, sei morto!"
Il
principe Wu Ji rise freddamente. "Veramente, tu, sei morto!"
"Io?"
"Non
saresti dovuto venire qui." Rispose il principe Wu Ji. "Ora
che l'hai fatto, sei morto!"
"Chi
potrebbe mai uccidermi qui?"
"Non
io." Confessò il principe.
"E
allora? Chi?"
"Lui!"
"Lui"
era ovviamente Du Qi.
Du
Qi ancora non si mosse, anche la sua espressione non cambiò affatto.
Gli
occhio verdi e torbidi del Rè Fantasma Yin Tao lo fissarono. "Tu
puoi uccidermi?"
La
risposta fu un semplice, "Sì."
Yin
Tao rise fragorosamente. "Con cosa vuoi uccidermi? Non dirmi che
lo farai con quel cappello da quattro soldi!"
Du
Qi non disse una parola. Allungò solamente la sua mano destra e
lentamente sollevò il cappello di paglia.
**
Cosa
c'era sotto il cappello?
Nulla,
soltanto una mano.
Una
mano sinistra.
Una
mano lunga, con sette dita.
**
Era
una mano ruvida, come la roccia su una spiaggia scolpita dalle onde
del mare da tempo immemore.
Quando
vide la mano, il Rè Fantasma Yin Tao impallidì come se lui stesso
stesse vedendo un fantasma. "7 Assassini!"
Du
Qi non si mosse, neanche la bocca aprì.
Yin
Tao disse, "Non sono venuto per te. Sarebbe meglio se ti facessi
gli affari tuoi."
"Sono
affari miei."
"Cosa
vuoi?" chiese Yin Tao.
"Che
tu te ne vada." replicò Du Qi.
Il
piede di Yin Tao si irrigidì, "Bene. Siccome sei tu, me ne
andrò."
"Lascia
anche la tua testa, e poi potrai andare via!"
Le
pupille di Yin Tao si rimpicciolirono, "La mia testa sta proprio
qui, perché non vieni e te la prendi?"
"Perché
non me la porti tu a me?" rispose Du Qi.
Yin
Tao emise una risata stridula.
E
nel mentre della risata stridula, volò verso Du Qi come uno spettro.
Davanti
a lui lanciò dodici saette di luce verde pulsanti.
Du
Qi fece un cenno con il cappello, e la luce verde che prima permeava
nell'aria scomparve improvvisamente. E nello stesso istante, una
lunga spada verde giada comparve nelle mani di Yin Tao, puntando
verso Du Qi.
Tuttavia,
la mano di Du Qi si mosse avanti come per afferrare.
Nella
scintillante luce verde malsana generata dall’attacco del Rè
Fantasma, c’era una lunga e grigia mano con sette dita in atto per
aggrappare.
L’omba
della spada trepidò, e l’aspetto della mano cambiò forma. La mano
sferragliò sette attacchi consecutivi, e improvvisamente suonò un
“Ding”, e subito lo scintillio della spada sparì.
La
spada nella mano di Yin Tao era ora troncata a metà.
La
spada brillò nuovamente ed era adesso diretta verso la mano di Du
Qi.
Ma
Du Qi aveva già rispedito indietro l’altra metà della spada
spezzata; ed era conficcata profondamente nella gola di Yin Tao.
La
velocità della spada era indescrivibile. E anche il movimento della
mano era impossibile da vedere chiaramente.
Le
persone presenti sentirono solamente un tragico gorgoglio, e il
rumore di Yin Tao cadere a terra.
Nessun
suono, nessuna luce.
Fuori
dal ristorante, le lanterne erano tutte spente, e il buio regnava
ovunque.
Un
silenzio mortale, una tenebra mortale.
Anche
il suono dei respiri svanì.
Dopo
un po’, la voce del principe Wu Ji risuonò, “La ringrazio di
cuore.”
Du
Qi disse, “Vattene. E porta Yin Tao con te!”
“Sì.”
In
seguito, passi veloci e scaltri si udirono provenire da fuori il
ristorante.
La
voce di Du Qi risuonò nuovamente, “Anche voi quattro. Lasciate
dietro le vostre armi.”
“Sì!”
I quattro uomini risposero all’unisono e gettarono le loro armi sul
tavolo. Una frusta, due lame, e una spada dritta.
“Ricordate,”
disse Du Qi, “la prossima volta che porterete armi in mia presenza,
morirete.”
Nessuno
disse una parola. I quattro uomini sparirono silenziosamente.
Ripiombò
il silenzio nell’oscurità. Dopo un po’, la luce di una lanterna
si fece avanti.
La
laterna era in mano ad un uomo che precedentemente sedeva solo a bere
nel ristorante.
Tutti
i clienti svanirono, lui no.
Aveva
le sembianze di un amabile uomo di mezza età con un amichevole
sorriso. Guardò Du Qi. “Una mano, sette assassini.” disse.
“Mantieni fede alla tua fama.”
Du
Qi lo ignorò, nemmeno lo guardò. Invece, prese le armi e i tesori
dal tavolo e li mise in una borsa di canapa, e si avviò lentamente.
“Per
favore, rimanga un attimo.” disse l’ uomo di mezza età.
Du
Qi girò la testa. “Chi sei?”
Con
voce umile, l’uomo rispose, “Sono il suo umile servo, Wu Bu’ke.”
Du
Qi rise freddamente. “Anche tu stai cercando la morte oggi?”
Wu
Bu’kerispose, “Ho ricevuto ordini di consegnarle un messaggio.”
“Che
messaggio?”
“Qualcuno
vuole incontrare il Maestro Du.”
Con
voce fredda come ghiaccio, Du Qi disse, “Non importa chi vuole
vedermi, deve venire di persona.”
“Ma
questa persona...”
“Che
venga ad incontrarmi. Puoi dirgli questo, e digli anche che sarebbe
meglio se venisse da me strisciando.”
Senza
un’altra parola si avviò giù per le scale.
Wu
Bu’ke sorrideva ancora. Con la stessa umile voce disse, “Riferirò
certamente il messaggio del Maestro Du al Signor Quinto Drago.”
Du
Qi si fermò di scattò e girò la testa nuovamente, e quel viso di
pietra apparve commosso.
“Quinto
Drago? Il Quinto Drago da San Xiang?”
Wu
Bu’ke sorrise e disse, “Esiste un altro Quinto Drago?”
Du
Qi rispose, “Dov’è?”
“Sarà
nel Padiglione Fragranza Divina in Hangzhou, il 17 luglio.”
Una
strana espressione apparve sul volto di Du Qi e disse
improvvisamente, “Va bene, sarò lì.”
Parte
2
Le
mani di Gongsun Miao non erano certamente sul tavolo.
Le
sue mani raramente lasciavano l’interno delle sue maniche, poiché
odiava che altri le vedessero.
Specialmente
la mano destra.
**
La
voce di Gongsun Miao non era troppo forte. Aveva l’aspetto di una
persona comune, e indossava abiti comuni.
Tutto
ciò era voluto siccome non voleva attirare troppe attenzioni.
Ma
la persona che sedeva davanti a lui era del tutto opposta: attraeva
troppa attenzione. I vestiti che indossava erano della qualità più
pregiata, chiaramente fatti su misura. L’anello al suo dito aveva
un valore minimo d’un migliaio di pezzi d’argento ed era fatto di
giada della Dinastia Han. Il suo cappello era ornato con perle
grandi come un frutto litchi. (frutto cinese)
Non
erano solo i suoi abiti ad attirare l’attenzione. L’uomo era
straordinariamente magro, con un’insolita testa piccola e un grande
naso aquilino. Per via di questo, gli amici lo chiamavano Gran Naso
Hu. Quelli che non erano suoi amici lo chiamavano Gran Naso Cane.
A
dire il vero, il suo naso era molto simile a quello di un cane,
poiché riusciva a percepire odori fuori dalla portata di una persona
normale.
Questa
volta, captò l’odore di qualcosa di estremamente raro nel mondo,
una perla luminescente
inestimabile.
La
sua voce era molto bassa, e la sua bocca toccava quasi Gongsun Miao
mentre parlava. “Non hai mai visto questa perla luminescente,
quindi non puoi immaginare quanto possa essere bella.”
Gongsun
Miao distorse le labbra, “Non voglio neanche pensarci.”
Gran
Naso Hu disse, “Al buio, non solo risplende, ma brilla vivacemente!
Se la tieni in una stanza buia, non ti serve neanche una lampada.”
“Io
non leggo.” disse Gongsun Miao freddamente, “E se lo facessi,
preferirei usare una lampada. Olio e candele non sono così costose.”
Con
una faccia rattristata, Gran Naso Hu disse, “Ma se non riesco a
mettere le mie mani su quella perla, penso che morirò”
“Questo
è un tuo problema. Se la vuoi, vai e prenditela.”
“Lo
sai che non posso.” disse Gran Naso Hu amaramente, “La perla è
nascosta in una fortezza inespugnabile. Solo tu puoi entrarci. E per
la cassaforte dov’è immagazzinata, solo tu puoi forzare il
lucchetto. Non ci sono altri al mondo che possono farlo se non tu.”
“Nessun
altro?”
“Siamo
amici da trent’anni, giusto?”
“Giusto.”
“Vuoi
veramente vedermi morto sul ciglio della strada?”
“Ma
ovvio che no.”
“Allora
devi assolutamente aiutarmi a rubare la perla.”
Gongsun
Miao rimase in silenzio per un momento, prima di tirare fuori la sua
mano destra fuori dalla sua manica. “Hai mai visto la mia mano?”
Solo
due dita aveva la mano. Il medio, l’anulare e il mignolo erano
tutti mozzati.
Gongsun
Miao disse, “Lo sai come fu tagliato il mio mignolo?”
Gran
Naso Hu scosse la testa.
Gongsun
Miao continuò, “Tre anni fa, lo tagliai davanti ai miei genitori e
a mia moglie come simbolo della mia promessa di non rubare mai più.”
Gran
Naso Hu aspettò che continuasse.
“Ma
un giorno, intravidi otto bellissimi cavalli intagliati nella giada
bianca. Le mie mani cominciarono a prudermi, e quella notte non potei
trattenermi dal prendere gli otto cavalli di giada bianca.”
Gran
Nasu Hu disse, “Ho già visto questi cavalli.”
“Anche
i miei genitori e mia moglie li videro,” rispose Gongsun Miao. “Non
dissero una parola. Il giorno seguente cominciarono a preparare le
loro cose per partire. Dissero che non avrebbero mai più avuto a che
fare con me.”
“Quindi
per riportarli indietro, ti sei tagliato l’anulare?”
Gongsun
Miao annui con la testa, “A quel tempo, rafforzai la mia promessa
di non rubare nuovamente. Ma….”
Due
anni dopo, rubò nuovamente.
Quella
volta, quello che rubò fu un’enorme statua portafortuna di Bok
Choy, intagliata da un unico pezzo di giada bianca. Una volta vista,
non riuscì che a pensarci giorno e notte, e non riuscì a dormire
per diverse notti. Alla fine, non resistette più e la rubò.
“Rubare
è come una malattia,” Gongsun Miao disse amaramente. “È
peggio che essere contagiati dal vaiolo.”
Gran
Naso Hu versò del vino nel bicchiere di Gongsun Miao.
Gongsun
Miao continuò rattristato, “Mia madre non stava bene di salute;
quando
scoprì che la mia vecchia malattia ricomparve, fu così sconvolta
che passò a miglior vita. Mia moglie fu così arrabbiata che addentò
il mio medio in un solo morso e lo inghiottì, col sangue e tutto il
resto.”
“Quindi
è per questo che ti sono rimasti solo due dita alla mano.” disse
Gran Nasu Hu.
Gongsun
Miao rilasciò un lungo sospiro e riportò lentamente la sua mano
dentro la manica.
Gran
Naso Hu disse, “Ma, anche se ti sono rimaste solo due dita della
mano, sono comunque le più abili rispetto
a tutte le altre mani dotate di cinque dita al mondo. Se non le
usassi mai più, non pensi sarebbe un gran disonore?”
“Siamo
amici da trent’anni, e mi hai salvato la vita. Ma so anche che tu
hai un grande debito con qualcuno, e il creditore ti chiede come
pagamento la perla. Lo sa che saresti venuto da me per chiedere
aiuto, e ti disse che se non fossi stato capace di entrare in possesso
della perla, avresti potuto considerarti già defunto.” Sospirò
nuovamente, “So tutte queste cose, ma non posso ugualmente
aiutarti.”
Gran
Nasu Hu rispose, “Sei proprio deciso a difendere la tua posizione
questa volta, giusto ?”
Gongsun
Miao annui. “Tranne rubare farei qualunque altra cosa per te.”
Gran
Nasu Hu si alzò improvvisamente. “Va bene.” disse, “Andiamo.”
“Andare
dove?”
“Non
ti chiederò di rubarla. Ma, non c’è nessun problema se andiamo a
dare un occhiata, giusto?”
**
Il
muro era alto cinque metri e spesso due, e ricoperto da dei fiori
da giardino in cima.
Pochissime
persone avrebbero potuto sorpassare
un tale muro. Ma per Gongsun Miao, era molto facile.
Gran
Naso Hu disse, “Puoi veramente scavalcarlo?”
“Se
fosse stato alto altri sei metri,” rispose tranquillamente, “non
ci sarebbe stato comunque alcun problema.”
“La
perla è tenuta dentro una stanza chiamata Libreria d’Acciaio.
Oltre al personale di guardia alla porta, non c’è nessun altro
dentro, perché pensano che nessuno possa oltrepassare il muro.”
Gongsun
Miao non poté
che chiedere, “Sono veramente fatti di acciaio i muri?”
Gran
Naso Hu annui. “Ci sono finestre nel muro ma sono larghe solo
trenta centimetri e alte venti. Al massimo puoi ficcarci dentro la
testa.”
Gongsun
Miao rise. “Sono abbastanza grandi per me.”
Dopo
tutto, la sua tecnica cambia-ossa era una delle arti marziali
smarrite più antiche.
Gran
Naso Hu disse, “Dopo essere entrato dentro, dovrai ancora aprire la
cassa forte d’acciaio prima di poter prendere la perla
luminescente. Si dice che il lucchetto della cassa forte sia stato
personalmente realizzato dal Bambino Tangram. L’unica chiave è in
possesso
del padrone di casa, e nessuna sa dove nasconde la chiave giorno per
giorno.”
Gongsun
Miao rispose tranquillamente, “Solo perché il lucchetto sia stato
creato dal Bambino Tangram, non vuol dire che non possa essere
forzato.”
“Vuoi
dire che l’hai già provato in precedenza?”
“No.
Ma non esiste lucchetto al mondo che io non possa forzare. Solo
questo so.”
Gran
Naso Hu lo guardò e rise.
“Non
mi credi?” chiese Gongsun Miao.
Gran
Naso Hu rise nuovamente. “Ti credo. Ti credo veramente. Penso che
dobbiamo andare via da qui.”
“Perché
dobbiamo andarcene?” Sembrava che Gongsun Miao non volesse andar
via.
Gran
Naso Hu sospirò. “Perché se ti viene l’impulso, andrai
sicuramente a rubare la perla. E se non riuscirai ad entrare nella
stanza, o non riuscirai a forzare il lucchetto, ne verrai fuori a
mani vuote. Sarebbe un’ enorme vergogna per te, e sarebbe tutta
colpa mia.”
Gongsun
Miao rise freddamente. “Non riuscirai a
provocarmi per farmi compiere lo
scasso. Questi trucchetti non funzionano con me.”
“Non
cerco di provocarti,” disse Gran Naso Hu. “Sto solo cercando di
portarti via.”
“Ovvio
che me ne andrò. Non penserai che rimarrò di certo in questo vicolo
buio tutta la notte?”
Continuando
a ridere freddamente, avanzò di qualche passo in avanti, poi
improvvisamente si fermò. “Aspettami qui. Sarò di ritorno in
massimo un ora.”
Le
parole a malapena lasciarono le sue labbra, che già saltò
per due metri nell’aria aggrappandosi sul lato del muro.
Arrampicandosi come una lucertola, raggiunse la cima come in un lampo
e poi scomparve.
La
faccia di Gran Naso Hu aveva un sorriso soddisfatto stampato sopra. I
vecchi amici sanno sempre le debolezze dei vecchi amici.
Anche
se era soddisfatto di se stesso, era comunque difficile aspettare.
Stava
cominciando a preoccuparsi quando improvvisamente dalla cima del muro
si intravide un bagliore di una figura umana. Gongsun Miao volò giù
e atterrò davanti a lui.
“L’hai
presa?” chiese entusiasta Gran Naso Hu. Era nervoso.
Gongsun
Miao non aprì bocca, invece afferrò Gran Naso Hu e cominciò a
correre, girando diverse volte gli angoli prima di fermarsi in una
piccolo vicolo.
“Lo
sapevo che non saresti stato in grado di prenderla.”
sospirò Gran Naso Hu.
Gongsun
Miao lo scrutò e poi improvvisamente aprì la bocca. Non tirò fuori
nessuna parola ma solo una grande perla.
Una
brillante e luminescente perla.
La
luce era sia delicata come il chiaro di Luna che scintillante come le
stelle. L’intero vicolo era illuminato
dalla perla.
La
faccia di Gran Naso Hu si commosse tutta mentre prendeva la perla e
la infilò dentro il suo vestito. Anche se nascosta dai vestiti, la
luce illuminava lo stesso i loro visi.
D’un
tratto, qualcuno rise nel buio. “Magnifico. Le mani di Gongsun Miao
sono veramente senza eguali.”
La
figura fece un passò, uscendo dalle tenebre della notte. Sembrava un
comune uomo di mezza età con un gran sorriso sulla faccia.
Gran
Naso Hu lo vide, e la sua faccia cambiò. Si mosse in avanti,
tenendo salda la perla nelle sue due mani. Con voce tesa, disse,
“L’oggetto è già nelle mie mani. Si può
considerare già pagato il mio debito?”
A
quanto pare era il creditore, eppure, stranamente, non sembrava
avesse fretta nel raccogliere il debito. Infatti non guardò nemmeno
la perla luminescente.
Potrebbe
essere che alla fine non volesse affatto la perla?
Cosa
voleva?
“Sono
Wu Bu’ke” disse modestamente, sorridendo a Gongsun Miao. “Il
debito era la mia sola opzione per riuscire a vedere le meravigliose
mani al lavoro del Sig. Gongsun. In verità, il debito è di poco
conto. Non m’importa averlo o non.”
La
faccia di Gongsun Miao sprofondò. “Allora cosa vuole esattamente?”
Wu
Bu’ke disse, “Sono stato specialmente mandato qui per invitarla
ad incontrare qualcuno.”
“Sfortunatamente,
non ho alcun desiderio di vedere nessuno, io
sono
una
persona molto
timida.”
Wu
Bu’ke rise. “Nessuno che debba vedere il Quinto Drago deve mai
sentirsi timido. A nessuno viene imposta
alcuna difficoltà e mai dirà parole per intimidire qualcuno.”
Gongsun
Miao aveva già cominciato ad andarsene. Si fermò e giro la testa.
“Signor Quinto Drago? Vuoi dire il Quinto Drago
da San Xiang?”
Wu
Bu’ke rise nuovamente, “Non dirmi che esiste un altro Quinto
Drago al mondo?”
La
faccia di Gongsun Miao aveva dipinta sopra una strana espressione.
Era difficile distinguere se fosse stupore, frenesia, o paura.
“Il
Signor Quinto Drago vuole vedermi?”
“Credo
proprio di sì.”
“Ma
lui è come un drago celeste del paradiso. Nessuno sa dove sia. Come
potrei mai trovarlo?”
“Non
devi cercarlo. Sarà al Padiglione Fragranza Divina in Hangzhou, il
17 di luglio.”
Gongsun
Miao non si soffermò neanche un secondo a pensarci. Subito rispose,
“Va bene, sarò lì.”
Parte
3
Shi
Zhong allungò la sua mano ed afferrò un pugno
di arachidi.
Quando
altri prendono un pugno di arachidi, ne prendono in media una
trentina. Quando Shi Zhong prese un pugno, ne aveva una settantina.
La
sua mano era tre volte più grande della media che un individuo
potesse avere.
L’insegna
del venditore di arachidi riportava: “Arachidi in Cinque-Spezie,
due monete per un pugno.”
Gettò
trenta monete sul tavolo dello stand e prese quindici pugni di
arachidi. Il bancone rimase subito quasi vuoto.
La
fanciulla che vendeva le arachidi cominciò a piangere.
Shi
Zhong rise e buttò tutte le arachidi per terra, e poi si incamminò
avanti.
Non
amava particolarmente le arachidi, ma amava far piangere le persone.
Aveva
l’aria di chi potesse fare dispetti ad ogni istante, senza lasciar
vivere gli altri in pace.
Presso
il Misterioso Tempio Sublime, sulla cima di un montagna nelle
vicinanze, c’era un calderone rituale di bronzo estremamente
pesante. Si diceva che pesasse mezza tonnellata, e che dozzine degli
uomini più forti nelle vicinanze non riuscissero a pensare ad un
metodo per muoverlo.
Una
mattina presto, tutti furono sconvolti dal trovare il calderone di
bronzo esattamente in mezzo alla strada.
Ovviamente,
il calderone non si mosse da sé.
In
tutto il mondo, se qualcuno fosse capace di muovere il calderone,
quello sarebbe stato Shi Zhong.
Quindi,
tutti andarono alla sua ricerca.
Con
un calderone così grande in mezzo alla strada, era impossibile per
cavalli e carri passarci, e gli affari si bloccarono.
La
gente pregò Shi Zhong affinché portasse via il calderone.
Ma
li ignorò.
Solo
dopo che tutti cominciarono a supplicare in lacrime, finalmente rise
e si avviò verso la strada. Afferrando il calderone con le sue mani
enormi, espirò fortemente e urlò, “Oh issa!”
Sollevò
il calderone nell’aria come se fosse fatto di piume.
Nello
stesso momento, una voce risuonò tra la folla, dicendo, “Shi
Zhong, il Signore Quinto Drago ti sta cercando.”
Shi
Zhong gettò subito il calderone a terra, e, ignorando qualunque
altra cosa, camminò in avanti per dieci passi. Guardò attorno, e
disse, “Allora, dov’è?”
“Sarà
al Padiglione Fragranza Divina in Hangzhou il 15 luglio.”
Parte
4
Era
il 15 Luglio, e c’era la Luna piena.
Presso
il Padiglione Fragranza Divina in Hanzhou, gli affari procedevano
come al solito. Seppure mancasse poco all’ora di punta, non si
poteva trovare una singola sedia libera.
Ma
oggi era un giorno diverso dagli altri. Tutti i tavoli erano pieni,
sia il primo piano che il quello sottoterra, e tuttavia tutti i
clienti erano sconosciuti; alla solita clientela fu rifiutato
l’ingresso.
Infatti,
anche il miglior cliente presso Fragranza Divina, il rinomato Maestro
Mu della città di Hangzhou, non riuscì ad avere un tavolo.
La
faccia del Maestro Mu era arrossata, ed
era
sul punto di perdere la pazienza. Non era di certo un bello
spettacolo quando il Maestro Mu perdeva la pazienza.
Il
proprietario della Fragranza Divina si affrettò ad arrivare e si
inchinò rispettosamente in avanti a pugno chiuso.
Scusandosi profondamente, promise un pasto in omaggio offrendo i
piatti migliori, e anche 50 granchi, consegnati direttamente presso
la residenza del Maestro Ma. Poi si portò leggermente in avanti con
il busto e bisbigliò leggermente all'orecchio del Maestro Ma.
Le
sopracciglia del
Maestro Ma si aggrottarono, e senza dire alcuna parola, si girò e
andò via, seguito dalla sua scorta.
Il
proprietario aveva appena rilasciato un sospiro di sollievo quando un
altro gruppo di persone arrivò. Era Zhen Fanggang dell’Agenzia di
Scorta Armata 10 000 Vittorie di Hangzhou, detto La Lama d’Oro
dalle 10000 vittorie, accompagnato da una scorta armata. Indossavano
abiti vivaci in sella a cavalli maestosi.
Il
Capo della Scorta Zhang non fu così ragionevole come il Maestro Ma.
“Se tutti i tavoli sono pieni, manda via alcune persone.”
Facendo
cenno con la mano per congedare il proprietario, si preparò a salire
le scale verso il secondo piano.
Sulle
scale comparvero improvvisamente due persone, bloccandogli la via.
Erano
due giovani, dal viso delicato e grazioso, indossando calze bianche.
I loro capelli erano neri scuri e molto lunghi, senza alcuna
decorazione o cappello. Una piccola cinta d’argento stringeva la
loro vita.
Era
del tutto inaspettato che qualcuno bloccasse la strada al Capo della
Scorta Zhang!
Palmo
d’Acciaio Sun Ping, tra i più abili combattenti dell’Agenzia di
Scorta Armata 10 000 Vittorie, fu il primo a fare un passo in avanti.
“Vuoi morire?” sbottò.
Uno
dei giovani, che indossava una vestaglia verde, sorrise e disse, “No,
non vogliamo morire.”
Sun
Ping rispose, “Se non vuoi morire, allora vattene e lascia passare
questi grandi maestri.”
“Non
possono entrare.”
“Lo
sai di chi stai parlando?”
“No,
non lo sappiamo.” Il ragazzo vestito in verde continuò sorridendo,
“So solo che per oggi, non importa che tua sia un gran maestro o
uno normale oppure un discepolo, la cosa migliore per te e stare alla
larga da qui.”
“E
cosa succederebbe se i gran maestri volessero di entrare?” replicò
Sun Ping infuriato.
“Se
metteranno un singolo passo sulle scale,” il giovane rispose
tranquillamente, “i gran maestri diverranno presto maestri morti.”
Sun
Ping ululò e si scagliò in avanti, il suo palmo d’acciaio già
disteso dritto.
Le
sue cinque dita erano distese al massimo mentre si lanciavano
in avanti. La sua tecnica della sabbia d’acciaio era evidentemente
straordinaria;
la mano si mosse estremamente veloce.
Il
palmo, portandosi in avanti, generò un vento massivo e tagliente
come una lama.
Il
giovane vestito in verde sorrise. Improvvisamente, anche la sua mano
si scagliò in avanti, muovendosi verso il polso di Sun Ping.
Sun
Ping cominciò a creare la propria fama all’età di 17 anni,
scalando i ranghi da novizio a scorta in tutta regola, vincendo
centinaia di duelli durante la scalata. Non era uno stupido. Infatti,
il suo movimento iniziale era una finta! Cambiò la sua forma mentre
il suo polso discese, e la sua mano avanzò fulminea verso l’addome
del giovane vestito in verde.
Questo
era il colpo di grazia di un assassino; non era certamente
imbarazzato nel raccogliere delle vite.
Ma
il movimento del giovane fu più veloce. Nello stesso istante in
cui
la mano andò verso il basso, le due dita del giovane avevano già
raggiunto la gola di Sun Ping.
Con
un sordo rumore, le due dita penetrarono come lame nella giugulare.
Gli
occhi di Sun Ping si gonfiarono, e i muscoli del suo corpo erano in
spasmo. Il suo corpo sembrò perdere ogni controllo mentre lacrime,
muco, saliva, sangue, urina, e anche feci uscirono da ogni orefice
possibile. Non emise nessun verso di agonia come ci si potrebbe
aspettare; collassò semplicemente a terra.
Il
ragazzo vestito in verde prese lentamente un fazzoletto bianco come
la neve, e accuratamente pulì il sangue dalle sue mani. Non diede un
singolo sguardo a Sun Ping.
La
scorta armata rimase impietrita e pallida, sembravano sul punto di
vomitare.
Tutti
avevano ucciso prima, e hanno visto persone essere uccise, ma vedendo
questo, il loro stomaco si strinse. Alcuni, non resistendo oltre,
lasciarono svuotare il proprio stomaco.
Il
giovane ripiegò lentamente il fazzoletto. “Non siete ancora andati
via?” chiese in modo apatico.
Le
sue arti marziali erano spaventose, ma se fossero andati via ora,
con che faccia si sarebbe più mostrata l’Agenzia di Scorta Armata
10 000 Vittorie in Jianghu? In mezzo alla scorta armata, già in due
erano pronti a saltare in avanti e combattere.
Prima
ancora di mettere un piede sulle scale, avevano messo un piede nella
propria fossa.
Zheng
Fanggang distese la mano bloccandoli.
Aveva
notato qualcosa di veramente particolare.
Anche
se il ristorante era pieno di estranei, avevano tutti qualcosa in
comune.
Nessuno
indossava un cappello di alcun tipo, e i loro capelli erano legati da
un sottile e argentato laccio.
C’era
sangue schizzato ovunque sulle scale, ma nessun cliente si girò a
guardare.
Il
respiro di Zheng Fanggang era forzato mentre chiese a bassa voce,
“Amico, se posso chiedere, qual’è il suo onorabile nome? Qual’è
la vostra provenienza?”
Il
giovane vestito in verde sorrise, “Non ti è dato sapere. Sapere
una sola cosa è più che sufficiente per te.”
“Ovvero?”
“Fuori
dal ristorante ci sono i leader della Scuola delle Sette Grandi
Spade, e i leader delle Cinque Grandi Sette Marziali. Ma anche loro
possono solo stare fuori. Se mettono un singolo piede dentro,
moriranno.”
La
faccia di Zheng Fanggang si distorse, “Perché?”
“Perché,”
replicò il giovane,” all’interno c’è qualcuno che sta
attendendo degli ospiti. Al di fuori di questi tre ospiti, non vuole
vedere nessun altro.”
Zheng
Fanggang non poté che chiedere, “Chi è quest’individuo?”
“Non
dovresti fare questa domanda. Dovresti essere capace di capirlo da
solo.”
La
faccia di Zhang Fanggang diventò pallida come l’avorio. “Non
dirmi che è… lui?” chiese in modo rauco.
Il
giovane annuì, “Sì, lo è.”
Zhang
Fanggang si girò per andarsene, accompagnato dalla scorta armata.
Mentre
si allontanavano, una delle scorte chiese silenziosamente, “Chi
sarebbe?”
Zheng
Fanggang non rispose inizialmente. Rilasciò un lungo sospiro, e
finalmente disse, “Lui vive tra le nuvole in paradiso, ed è il più
grande eroe nel mondo.”
Parte
5
Sedeva
su una panca larga nei piani alti del ristorante in una stanza
elegante privata.
La
sua faccia era pallida, il suo corpo piccolo e smunto, mentre i suoi
occhi riportavano una stanchezza inspiegabile.
Non
aveva solo l’aria stanca, ma anche un fisico debole, da malato.
Seppur facesse caldo quel giorno, la panca era ricoperta da una
pelliccia colorata e leopardata, mentre le sue gambe erano ricoperte
da una coperta di feltro Persiana. Era impossibile determinare di
quale materiali fosse fatto il feltro, però risplendeva di una luce
argentata.
Lui
stesso appariva privo di buona salute e colore, infatti sembrava
soffrisse di una malattia cronica. Sembrava di essere stanco di
vivere, e che avesse perso ogni speranza e fede nella propria
esistenza.
Dietro
di lui, stava in piedi in modo eretto e maestoso un uomo dai capelli
argentati e un viso rossastro, anziano, ma vigoroso come un dio.
Quest’uomo era evidentemente nell’inverno della sua età, eppure
il suo corpo emanava un’energia feroce come quella di un predatore
felino. I suoi occhi risplendevano di una bagliore
capace di scuotere l’anima di una persona, al
punto che la maggior parte delle persone non osava neanche guardali.
Eppure,
il suo atteggiamento verso il giovane malato era estremamente
rispettoso. Chiunque avesse
visto una simile forma di rispetto non avrebbe mai immaginato che
l’uomo avesse precedentemente soggiogato tutto ciò che stava sotto
il paradiso, e che guardava dall’alto con disdegno quelli di
Jianghu. Con il suo martello d’acciaio di mezzo quintale, aveva
spazzato in lungo e in largo le sette provincie al sud e le sei al
nord, e sconfitto i più famosi fuorilegge. Diventò uno dei più
grandi maestri del mondo delle arti marziali, sopravvivendo a
centinaia di battaglie senza mai una sconfitta. Era il Re Leone Lan
Tianmeng.
In
più, c’era un altro uomo nella stanza, vestito di nero, con
calzini bianchi, e una faccia inespressiva. Un uomo di mezza età,
con le tempia grigie, stava preparando il tè per il giovane
ammalato.
Ogni
suo movimento era eseguito con estrema precisione, come se avesse
paura di compiere il più piccolo errore.
Il
tè che fuoriusciva dalla teiera era bollente; teneva la tazza con
due mani, e ispezionava attentamente il tè per controllare la
temperatura. Continuò a tenere la tazza finché il tè non si
raffreddò abbastanza.
Il
giovane ammalato accettò il tè, e attentamente ne prese un sorso.
Le
sue mani erano prive di colore, con dita lunghe e delicate, e
sembravano sforzarsi nel tenere la tazza di tè.
Eppure,
lui era il più grande eroe sotto tutti i paradisi, Quinto Drago.
**
Non
vi era nessun altro all’interno della stanza e nessuno entrò.
Quinto
Drago
espiò un lungo sospiro
e disse, “Non ho mai aspettato nessuno negli ultimo cinque o sei
anni.”
“Precisamente.”
disse Lan Tianmeng.
“Eppure
oggi sto aspettando da più di un’ora.”
“Precisamente.”
“L’ultima
volta che dovetti aspettare, penso sia stato per il Giudice Qian.”
“Ed
è stata l’ultima volta che avrà fatto aspettare qualcuno.”
Quinto
Drago sospirò leggermente, “Morì in modo così patetico.”
Nessuno
avrebbe aspettato un morto.
Lan
Tianmeng disse, “In futuro, nessuno aspetterà mai Du Qi o gli
altri.”
“Questo
è un futuro problema.”
“Per
ora, non possono morire.”
“Non
possono.”
“Devi
assolutamente usarli per risolvere il problema.”
Quinto
Drago annuì con la testa e non disse più nulla. Lasciò intendere
che sin troppo era
stato detto, e che era troppo stanco. Non era una persona dalle molte
parole.
Era
anche il tipo di persona disposta ad ascoltare, ma non troppo. Se non
apriva bocca, solitamente nessuno l’apriva.
Il
leggero sapore del tè riempì la stanza. Fuori era tutto molto
tranquillo. Anche se vi erano più di venti tavoli pieni di uomini,
nessuna parola poteva essere sentita.
La
tenda della stanza appena sostituita, fatta ora di un tessuto verde,
fu improvvisamente mossa ed entrò un cameriere. Indossava una giacca
dalle maniche corte e blu e con i capelli lasciati all’indietro.
Teneva nelle sue mani una ciotola di porcellana di colore bianco
e blu sigillata da un coperchio.
Il
viso di Lan Tianmei si accigliò e disse, “Esci fuori da qui.”
Il
cameriere non uscì. Con voce umile disse, “Sono qui per servirvi
con del cibo.”
“Chi
ti ha chiesto di portarci del cibo?” disse Lian Tianmei irato. “Gli
ospiti non sono ancora qui.”
Il
cameriere rise improvvisamente, e disse imperturbato, “Mi dispiace
riferire che i tre ospiti non arriveranno.”
Negli
occhi stanchi di Quinto Drago un improvviso bagliore portò alla luce
uno sguardo tagliente come una lama. Fissò la faccia del giovane.
Aveva
una faccia rotonda, con un sorriso onesto, e anche se c’erano delle
rughe agli angoli dei suoi occhi, essi indicavano ancora una
certa giovinezza. Portavano con sé l’innocenza e la purezza di un
fanciullo.
Chiunque
avrebbe visto in lui un ragazzo dal cuore d’oro e un carattere
amabile, che amava farsi nuovi amici, e a cui piacevano i bambini.
Qualunque
donna avesse sposato un uomo come lui non avrebbe mai più sofferto e
mai avrebbe avuto rimpianti.
Quinto
Drago lo fissò, e dopo un po’ di tempo, chiese lentamente, “Dici
che gli ospiti non verranno?”
Il
cameriere annui. “Non verranno di sicuro.”
“Come
fai a saperlo?”
Il
cameriere non rispose. Invece, poggiò una mano sul fondo della
ciotola di porcellana bianca e blu, mettendola sul tavolo
delicatamente, ed in seguito sollevò lentamente il coperchio.
Le
pupille di Quinto Drago si rimpicciolirono improvvisamente, e le sue
labbra formarono un strano sorriso. “Questo sembra un gran bel
piatto.” disse lentamente.
Il
cameriere sorrise. “Non è solo favoloso ma anche estremamente
costoso.”
Quinto
Drago non poté che concordare. “Definitivamente molto costoso.”
In
realtà il piatto non poteva essere mangiato. Nella ciotola non
c’erano né un fagiano di montagna e zuppa di zampa d’orso, né
una sofisticata zuppa di squalo, e neppure una zuppa di cernia, ma
invece… tre mani.
Tre
mani umane!
**
Le
tre mani erano meticolosamente ordinate in fila nella ciotola di
porcellana bianca e nera. Una mano molto grande, e altre due, una
sinistra ed una destra.
La
mano grande era tre volte più grossa di una normale. La mano
sinistra aveva due dita in più, e alla mano destra mancavano tre
dita.
In
tutto il mondo, non c’è un piatto che possa contenere degli
ingrediente così costosi come le tre mani. Anche se il piatto fosse
pieno di diaspro, oro e perle avrebbe comunque delle mancanze.
Infatti, nessuno poteva stimare il valore di quelle tre mani.
Quinto
Drago riconobbe le mani immediatamente. Non poté che sospirare
lievemente, “Sembra veramente che non riusciranno a venire.”
Il
cameriere sorrise. “Ma io sono venuto.”
“Tu?”
“Anche
se loro mai arriveranno, la mia presenza è dello stesso valore.”
“Oh?”
Il
cameriere disse, “Certamente non erano suoi amici.”
“Io
non ho amici,” rispose Quinto Drago freddamente.
Le
sue palpebre si socchiusero. Aveva un’aria molto stanca e
solitaria.
Il
cameriere sembrò capire l’atmosfera della situazione e disse,
“Beh, anche se non ha amici, allora non deve avere neanche nemici.”
Quinto
Drago lo guardò nuovamente, “Non sei stupido.”
“Se
ha inviato questi tre qui, allora loro erano destinati a compiere una
grande impresa.”
“Veramente
non sei stupido!”
Il
cameriere sorrise. “Quindi, eccomi qui. Qualunque cosa loro
potevano fare, anche io non sono da meno.”
“Quello
che quei tre potevano compiere insieme, tu puoi farlo da solo?”
“Stavo
giusto cercando qualcosa da fare.”
“Scindere
la luce e afferrare le ombre, una mano sette assassini.” Quinto
Drago guardò la mano sinistra nella ciotola. “Sai quante persone
questa mano sinistra ha ucciso? Sai quanto velocemente poteva
uccidere?”
“No,
non lo so.”
“La
Mano Ladra Miracolosa, niente può essere nascosto tranquillamente.”
Quinto Drago guardò la mano destra, con tre dita mancanti. “Sai
quanti tesori rari abbia rubato questa mano? Sai quanto agile e abile
era?”
“No.”
“Il
Palmo Gigante dello Spirito, capace di sollevare mezza tonnellata.”
Quinto Drago guardò la terza mano. “Sai quanto straordinariamente
forte era questa mano mistica?”
“No,
non lo so.”
Quinto
Drago rise freddamente, “Non sai nulla, eppure dici di poter fare
quello che questi tre potevano?”
“Io
so solo una cosa.”
“E
sarebbe?”
La
risposta tranquilla del cameriere fu, “So che le mie mani sono
fuori da questa ciotola, e queste tre sono dentro.”
Quinto
Drago sollevò la testa, e fissò il cameriere. “È a causa tua che
le loro mani sono dentro la ciotola?”
Il
cameriere sorrise di nuovo. “Se uno vuole vendere qualcosa, deve
prima offrire al cliente qualcosa da poter vedere prima.”
Gli
occhi di Quinto Drago emisero una luce tagliente nuovamente. “Cosa
vuoi vendere?”
“Me
stesso.”
“Chi
sei?”
“Il
mio cognome è Liu, come il salice piangente.” Era un cognome
strano. “Il mio nome è Changjie. ‘Chang’ come lungo e ‘jie’
come strada.”
“Liu
Changjie!” esclamò Quinto Drago. “Che nome strano.”
“In
molti mi hanno chiesto il perché abbia scelto un nome così strano.”
disse Liu Changjie. “È perché amo le strade lunghe.” Continuò,
ridendo, “Ho sempre pensato, che se avessi potuto essere una strada
molto lunga, decorata su entrambi i lati con salici piangenti, con
negozi di ogni genere, allora ogni giorno, una moltitudine di persone
avrebbe camminato sul mio corpo; giovani ragazze, donne sposate,
piccoli bambini, e anche vecchie nonne...”
I
suoi occhi apparivano come quelli di un bambino che immaginava una
qualche scena fantastica, una strana e meravigliosa fantasia. “Ogni
giorno avrei guardato queste persone passeggiare felicemente sul mio
corpo, chiacchierando sotto i salici piangenti e comprando cose nei
negozi. Non sarebbe una cosa interessante? Molto più che essere una
persona viva.”
Quinto
Drago rise.
Per
la prima volta un sorriso comparve sulla sua faccia, e rise. “Sei
un individuo molto interessante.” Non appena la frase lasciò le
sue labbra il suo sorriso scomparve. “Aiutami ad uccidere
quest’individuo estremamente interessante!”
Lan
Tianmeng era rimasto tutto il tempo come una roccia dietro di lui, ma
non appena la parola “uccidere” fu proferita, saltò in azione.
Nell’istante
in cui la sua mano si allungò, tutta la sua figura cambiò in quella
di un feroce leone maschio. Eccetto che, era più veloce ed agile di
un leone.
Il
suo corpo girò, e fu davanti Liu Changjie, mentre le cinque dita
della sua mano sinistra si strinsero in una morsa, attaccando verso
il petto.
Chiunque
avrebbe capito che un attacco del genere avrebbe potuto lacerare e
strappare il petto di una persona tirando fuori cuore e polmoni.
Liu
Changjie fece un passo laterale, evitando la morsa. Il suo movimento
era intelligente ed estremamente veloce.
Sorprendentemente,
Lan Tianmeng aveva anticipato una simile manovra evasiva. Le cinque
dita della sua mano si allungarono, e una “mano a lama” scese in
giù, tagliando verso l’arteria sul lato destro del collo di Liu
Changjie.
Questo
secondo colpo non era solo fatale, ma nessun nemico riuscì mai ad
evitarlo.
Dopo
l’età di quarant’anni, Re Leone Lan Tianmeng raramente utilizzò
questa seconda mossa nell’uccidere un nemico.
Il
potere evasivo di Liu Changjie fu esaurito, e non c’era alcun modo
di migliorare la propria difesa, e in nessun modo poteva cambiare il
suo movimento.
Il
Re Leone era sicuro di non aver bisogno della sua terza forma per
un’uccisione.
Sicuramente
non aveva bisogno della terza forma. Perché notò improvvisamente
che la mano di Lui Changjie era sotto il suo braccio. Se avesse
continuato a fendere verso il basso, avrebbe definitivamente colpito
la mano di Liu Changjie. Il gomito era leggero e fragile, e se il
dito di Liu Changjie, a forma d’uncino come l’occhio di una
fenice, avesse colpito il gomito, il legamento sarebbe stato
distrutto.
Non
avrebbe sicuramente continuato con un attacco così pericoloso. La
sua mano si fermò in mezz’aria, e nel frangente seguente, Liu
Changjie scattò fuori dalla stanza.
Lan
Tianmeng non seguì con un contrattacco, perché Quinto Drago aveva
già disteso la propria mano per impedirglielo, e disse, “Ritorna
indietro.”
Quando
Liu Changjie rientrò nella stanza, Lan Tiameng stava dritto come una
roccia dietro Quinto Drago. L’uomo di mezza età vestito di verde
coi calzini bianchi sedeva nell’angolo lontano della stanza, senza
muovere un muscolo.
“Avevi
detto fossi una persona estremamente interessante. In questo mondo
non ci sono troppe persone estremamente interessanti.” Liu Changjie
disse amaramente, “Perché vuoi uccidermi?”
“Alle
volte mi piace dire bugie.” disse Quinto Drago, “ma non mi piace
che mi si menta.”
“Chi
ti ha mentito?”
“Tu
l’hai fatto!”
Liu
Changjie rise, “Alle volte mi piace sentire menzogne, ma mai le
dico.”
“Il
nome ‘Liu Changjie’,” disse Quinto Drago, “Non l’ho mai
sentito prima.”
“Non
sono mai stato una persona famosa.”
“Du
Qi, Gongsun Miao, Zhi Zhong. Sono Tutti nomi famosi, e li hai
sconfitti.”
“Quindi,
pensi io debba essere famoso?”
“Penso
che tu stia mentendo.”
Liu
Changjie rise. “Faccio trent’anni quest’anno. Se cercassi la
fama, sarei un morto in terra in questo preciso istante.”
Quinto
Drago lo fissò, un’espressione sorridente si poteva vedere nei
suoi occhi. Aveva capito cosa intendesse dire Liu Changjie.
La
fama richiede molto lavoro; anche praticare arti marziali richiede
molto lavoro. Non molti potevano vantare di fare entrambi allo stesso
tempo.
Liu
Changjie non appariva come un individuo estremante intelligente,
quindi poteva scegliere solo una delle due vie.
Le
sue parole non erano facili da capire, ma Quinto Drago le capì,
quindi alzo un dito e fece cenno verso la sedia davanti a lui.
“Siediti.”
Non
molti potevano avere l’occasione di sedere di fronte a Quinto
Drago.
Liu
Changjie non si sedette. “Ti stai preparando ad uccidermi?”
Quinto
Drago disse, “Le persone interessanti non sono comuni, e quelle
utili lo sono ancora di meno. Tuttavia tu sei entrambe.”
Liu
Changjie rise, “Quindi sei pronto a comprarmi?”
“Vuoi
veramente vendere te stesso?”
“Non
sono famoso.” rispose Liu Changjie. “E non ho nient’altro da
vendere. Ma quando uno raggiunge i trenta, è difficile evitare il
desiderio di godersi la vita.”
“Per
quelli come te, ci dovrebbero essere molte occasioni per le quali
vendersi, perché sei venuto a cercarmi?”
“Perché
non sono stupido. Perché il prezzo che sto cercando è molto alto.
Perché so che puoi pagarlo. Perché…”
“Queste
tre ragioni sono abbastanza!” interruppe Quinto Drago.
“Ma
queste tre ragioni non sono le più importanti.”
“Oh?”
“La
più importante è che non solo voglio fare molti soldi, ma voglio
anche compiere qualcosa di grande. Se qualcuno vuole che Du Qi e gli
altri compiano qualcosa, quella cosa deve essere estremante
importante.”
Sulla
faccia pallida di Quinto Drago, ci fu ancora una volta un sorriso.
Sollevò la mano e disse, “Prego, siediti.”
Questa
volta, Liu Changjie si sedette.
Quinto
Drago disse, “Porta il vino.”
NOTE:
- Jianghu letteralmente significa “laghi e fiumi” ed è una sotto comunità nella Cina nella quale vengono ambientate le Wuxia cinesi. È composta principalmente da praticanti delle arti marziali congregati in sette, clan, discepoli e diverse scuole di arti marziali. È popolata anche da altri individui come nobili, ladri, vagabondi, preti, curatori, mercanti e artigiani.
- I simboli in cinese per il nome Shi Zhong possono essere letti come “pietra pesante”.
- Il nome Liu Changjie può essere letteralmente tradotto come Grande Via Liu.
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